Il Museo Soumaya

Quando si hanno nella propria collezione personale opere di artisti come Leonardo da Vinci, Monet, Cezanne, Toulouse Lautrec, Van Gogh, Auguste Rodin e Salvador Dalì è un peccato non poterle esporre e farle vedere a tutti.

Trattandosi della collezione dell’uomo più ricco del mondo secondo la rivista Forbes del 2010, si può facilmente immaginare quali opere di inestimabile valore possa possedere.

Il pretesto per esibire questo patrimonio artistico è stato molto poeticamente l’amore, quello provato dall’imprenditore messicano Carlos Slim Helú per la propria moglie, scomparsa prematuramente nel 1999.

In ricordo della moglie, Slim decise di realizzare un museo per ospitare la collezione d’arte di famiglia, 66mila opere tra monete, oggetti d’oro, mobili, ritratti, vestiti, sculture e dipinti, finalmente esposti al grande pubblico per essere guardati e apprezzati.

Si tratta del museo più grande di tutta l’America Latina,una superficie di 17mila metri quadrati, sei sale ospitanti le opere, progettate dall’architetto Fernando Romero, genero di Slim. Nasce così a Città del Messico, il “Museo Soumaya”, la cui costruzione iniziata sei anni fa si è conclusa con un’importante inaugurazione a marzo di quest’anno, e con una spesa complessiva di 70 milioni di dollari.
Un’opera davvero importante,un museo di grandi dimensioni, aperto sette giorni su sette e che offre una collezione d’arte internazionale di grande qualità e rilievo, in maniera assolutamente libera e gratuita.

Un museo di grande prestigio anche per la sua architettura, un’edificio dalla forma organica, sinuosa, che illuminato dal sole, risplende grazie al suo rivestimento continuo di moduli esagonali metallici.

Cinque piani dedicati interamente alle mostre artistiche, un percorso espositivo molto suggestivo, che si conclude all’ultimo piano con un immenso lucernario pulsante di luce.