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Japandi: un nuovo stile di arredamento per la casa

Japandi: un nuovo stile di arredamento per la casa
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Lo stile Japandi

Filosofia e punti di forza

Ta i nuovi stili di arredamento, quello che sicuramente sta riscuotendo sempre più attenzione e successo è lo stile Japandi.

Molti di voi se non sono tra gli addetti al settore o appassionati di interior design, non l’avranno sentito nominare, ma sicuramente avrete già avuto modo di osservare alcune immagini e allestimenti di interni che si rifanno a questo stile.
Ma di cosa si tratta esattamente?

Il termine Japandi è la fusione tra le parole Japanese e Scandinavian, facile intuire quindi che si tratti di una via di mezzo tra questi due stili, anzi di un incontro tra lo stile minimalista scandinavo e la ricerca estetica giapponese.

Japandi è uno stile minimale, semplice, i colori sono soprattutto tonalità neutre e calde, come il beige e il marrone che si sposano bene con i complementi d’arredo realizzati a mano con materiali naturali.

Pochi gli oggetti utilizzati come accessori e tutti scelti con grande attenzione, l’arredamento finale risulta sempre essere elegante e semplice, non troppo formale o perfetto, ma sempre nel complesso gradevole e ordinato.

Fantasie o pattern usate con parsimonia, per caratterizzare gli ambienti si utilizzano combinazioni delicate di materiali naturali, tessuti con diverse finiture e gradazioni di colore che dialogano tra loro con semplicità e armonia.


Un nuovo minimalismo

Come nasce lo stile Japandi

Lo Japandi è stato definito come uno stile minimalista, ed è sicuramente così, ma mi piace sottolineare come si tratti di un minimalismo diverso da quello al quale siamo solitamente abituati.

Si tratta di uno stile minimal nella sua versione più calda, un’arredamento che è qualcosa di più di un semplice stile di decorazione, ma è l’espressione di due filosofie dall’abitare, quella nordica e quella nipponica.
Lo stile giapponese molto elegante e formale, viene in qualche modo scaldato dall’influenza degli arredi scandinavi, più rustici e materici. A sua volta, gli interni scandinavi che sono spesso caratterizzati da poco colori neutri, guadagnano tocchi di colore usati nelle case giapponesi.

Ma come è nato lo stile Japandi?
C’è chi fa risalire le origini di questo stile alla Bamboo Basket Chair nata dalla collaborazione tra lo scultore e designer giappo-americano Isamu Noguchi e il designer industriale giapponese Isamu Kenmochi.

Si incontrarono nell’estate del 1950 quando Noguchi, al suo primo viaggio in Giappone , rimase affascinato dalla tradizionale tessitura di cestini di bambù giapponese usata da Kenmochi per una sedia.
La sedia rimasta solo un prototipo, è uno dei primi tentativi di realizzazione di un prodotto Japandi, un oggetto che unisce il design giapponese a quello occidentale, un complemento d’arredo dalle linee scultoree, realizzato con materiali naturali e colori neutri.


Colori e materiali

Cosa scegliere per rendere i nostri interni Japandi

Parliamo ad esempio dei colori, certo negli ambienti Japandi c’è un grade uso dei colori tenui della terra, dall’ocra al tortora, dall’avorio al grigio, ma gli altri colori non sono banditi, si utilizzano tonalità come il blu, il verde, il rosa, l’azzurro e molte altre.

Colori però sempre molto delicati, non troppo saturi, polverosi e usati nella giusta misura, senza troppe contrapposizioni o contrasti.

Possiamo trovare anche toni scuri e profondi, soprattutto in relazione a colori freddi come i verdi e blu, abbinati a essenze in legno scure come il teak o legno chiaro: gli accostamenti sono estremamente raffinati e danno vita a interni rilassanti e caldi.
Il bianco ottico è quasi bandito.

Volete ricreare lo stile Japandi a casa vostra? Usate il colore Brave Ground.

Per quanto riguarda i materiali dello stile Japandi si punta molto su quelli naturali, primo tra tutti il legno, declinato in svariate essenze (sandalo e cedro le più orientali) soprattutto quelle chiare, per dare maggiore luminosità all’ambiente e far risaltare le venature e le colorazioni.
Poi troviamo il bambù e il vimini, spesso utilizzato per i complementi d’arredo.
Oltre a questi però se ne possono utilizzare molti altri: il vetro, la ceramica, la carta, il lino e la juta.

Uno stile che guarda alla semplicità, all’essenziale: niente iper decorazioni o massimalismo quindi, tutto è ridotto allo stretto necessario.

Questo non vuol dire che pattern e decorazioni siano del tutto bandite, si possono ad esempio trovare carte da parati ispirate a motivi floreali dal fascino esotico, trame e decori che scaldano e danno un tocco di personalità a questo particolare stile minimal.


L’amore per la natura

Piante e sostenibilità ambientale

Abbiamo già visto come lo stile Japandi, prediliga materiali naturali, il legno innanzitutto (largamente disponibile tanto in Scandinavia quanto in Giappone), ma anche i tessuti grezzi e le ceramiche artigianali: capiamo subito che siamo di fronte ad uno stile attento alla questione della sostenibilità ambientale.

Gli interni della nostra casa devono avvicinarci alla natura, diventa fondamentale quindi compiere scelte che siano attente alla provenienza dei materiali, in modo da creare un ambiente rilassante, minimale, attento al nostro benessere e a quello del pianeta.

Si tratta di concetti molto cari ad entrambe le culture di provenienza dello stile Japandi, quella giapponese e quella scandinava: gli interni che loro progettano sono da sempre essenziali, funzionali, pensati per durare nel tempo senza farsi contagiare dalle mode del momento e dal consumismo dilagante.

Pochi arredi, oggetti selezionati, uso di materiali naturali e attenzione al verde che deve essere presente in casa il più possibile: le piante sono fondamentali per una casa che segue le direttive del mondo Japandi.


I complementi d’arredo

Arredi funzionali e artigianali

Abbiamo già detto come lo stile Japandi si caratterizzi per essere uno stile minimale, quindi è evidente come le decorazioni, i complementi d’arredo e gli oggetti in generale debbano essere pochi, scelti con molta cura e in qualche modo necessari.

La filosofia che ispira questo stile di arredamento, vede gli ambienti ideali come liberi, ampi, con molto spazio a disposizione: questo favorisce il benessere, permettendo alla creatività di fluire e di poter avere il giusto spazio vitale.

Giusto eliminare gli oggetti in eccesso e mantenere tutto nel giusto ordine, evitando i contrasti: leggerezza è la parola chiave.

Gli arredi nella casa Japandi sono pratici, hanno linee semplici e pulite, devono essere funzionali, ma senza per questo rinunciare all’estetica. Possono convivere tra loro complementi nuovi con vecchi arredi, soprattutto se si tratta di oggetti che hanno un valore sentimentale o sono espressione dell’abilità artigianale.

Sia lo stile scandinavo che quello giapponese, hanno una lunga storia di amore e attenzione per gli oggetti artigianali, espressione dell’abilità nella lavorazione dei materiali unita all’estro e alla creatività dei designer. A questo si aggiunge il concetto di cura e conservazione del “vecchio”, dell’usato, che sottolinea anche così l’attenzione alla sostenibilità.

Tutto si può aggiustare, avere una nuova vita: basti pensare all’importanza della filosofia del wabi-sabi, che riscopre il bello dell’imperfezione, e alla tecnica del kintsugi, dove le crepe vengono riempite con l’oro per mostrare la bellezza delle imperfezioni, piuttosto che nasconderle.

Nella casa Japandi troviamo quindi molti accessori in ceramica, set di piatti e ciotole di gusto minimal, insieme a pezzi vintage giapponesi che possono essere scheggiati, venati o opachi, o addirittura frammentari.

I tessuti sono preferibili nella versione grezza: materiali naturali come raso, seta, juta e cotone sono decisamente i più indicati per l’arredamento di casa e dei suoi complementi. Possiamo trovare complementi e arredi intrecciati, in bambù o vimini: materiali e texture naturali creano ambienti dal fascino senza tempo.

Per quanto riguarda l’illuminazione, le lampade sono solitamente molto semplici, di vetro bianco opaco o con diffusori in carta tanto cari alla tradizione orientale.
Finiture e particolari in legno o ottone, contribuiscono a scaldare ulteriormente l’arredamento.

Poche le decorazioni, le pareti sono lasciate per lo più libere: i quadri sono astratti, ispirati alle opere di calligrafia o al lettering, presenze discrete che


Uno stile versatile per la casa

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Ricapitolando possiamo dire che lo stile Japandi si distingue da tutti gli altri per la sua estetica spiccatamente minimalista, per il forte legame con l’artigianato e per l’amore nei confronti della natura. 

Si tratta di uno stile d’arredamento che anche se non sembra in apparenza, è estremamente versatile e si presta bene a tantissime differenti soluzioni.

Possiamo decidere di personalizzare tutti gli ambienti della nostra casa seguendo le linee guida di questo stile: potremo godere così di un arredamento rilassante, essenziale, ma allo stesso tempo funzionale e per niente impersonale.

Se volete saperne di più sullo stile Japandi e trovare qualche idea per la camera da letto, leggete il post:
Ispirazioni per la camera da letto: 3 stili a confronto


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Comments

  1. […] tonalità cromatiche e materiali che sono di gran tendenza in questo periodo ( basti pensare allo stile d’arredo Japandi e al colore 2021 Brave […]

  2. […] ho presentato lo stile Japandi diverse volte sul blog: si tratta di uno stile di arredamento che negli ultimi anni ha riscosso […]

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