La mia visita a Paratissima14:parte2

by Arscity
Continuiamo la visita a Paratissima, la fiera internazionale degli artisti indipendenti che si svolge a Torino la prima settimana di Novembre.
[Qui trovate il post con la prima parte del mio racconto]
Pronti a ripartire con le foto?

A sinistra: Qi Lu, International Prize
Paratissima, fin dalla sua prima edizione, ribalta il modello tradizionale di “fiera d’arte” lasciando spazio agli artisti, emergenti ma non solo, che hanno la possibilità di mostrare e promuovere il proprio lavoro in modo indipendente e alle gallerie d’arte che condividono lo spirito della manifestazione.
Quest’anno il numero degli artisti selezionati era di 356 contro i 536 del 2017: diminuisce il numero degli artisti, ma aumentano i progetti curati e gli spazi I.C.S. Independent Curated Space.
Devo dire che osservando le opere esposte, si percepisce una maggiore qualità generale, tanti i lavori interessanti e il livello complessivo delle opere artistiche era sicuramente più elevato rispetto alle edizioni precedenti.
Come sempre i veri protagonisti sono i quadri, tipologia di opere che maggiormente troviamo esposte in questa edizione di Paratissima.
Presente qualche scultura, ma non molte, e diverse installazioni.
Molti artisti puntano sull’effetto instagram, realizzano e cercano di esporre opere che pensano possano attirare maggiormente l’interesse del pubblico, lavori così particolari e originali da suscitare curiosità, da venire fotografati e condivisi poi sui vari social, contribuendo alla loro diffusione e all’aumentare del passaparola.
Il rischio come sempre, è che si punti tutto sull’apparenza e niente sulla sostanza.

Nice Prize “Certe Notti” assegnato al miglior progetto curatoriale

Ilaria Gasparroni, Paratissima Talent Prize, Best 15 Prize

Maria Giovanna Morelli, Best 15 Prize
Il tema scelto quest’anno “Feeling different” celebra la differenza e la diversità: quella rispetto a se stessi e agli altri e quella rispetto ai canoni, alle norme e agli schemi.

Le scapigliate, Best 15 Prize

Camilla Marinoni, Best 15 Prize, Best NICE Artist

A sinistra: Giulietta Gheller, Best 15 Prize
Tra i vari progetti speciali di Paratissima quelli che più ho apprezzato sono:
1.Corpus – Una raccolta di meraviglie, mostra personale di Alice Padovani, vincitrice del Paratissima Bologna Talent Prize.
Le sue opere ricreano una sorta di wunderkammer dove elementi vegetali e animali, insieme ad altri objects trouvés sono raccolti dall’artista con la spontaneità dell’impulso creativo, unita al rigore del metodo scientifico.
Natura riordinata e selezionata dall’uomo, caos contro ordine: una raccolta suggestiva e originale
2.Ludocrazy è il progetto nato per sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi derivanti dal GAP (Gioco D’Azzardo Patologico), comunemente noto come ludopatia, attraverso il linguaggio universale dell’arte.
Un contest per artisti emergenti, in mostra le dieci opere finaliste: molto efficaci e dirette.
Eccoci alla fine di questa lunga carrellata di foto, concludendo devo dire che questa edizione di Paratissima mi è piaciuta molto, questa fiera sta crescendo sempre di più, migliorando la selezione delle opere e la programmazione di esposizioni, progetti e incontri.
Appuntamento al prossimo anno!
Ph ArsCity
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