Il colore giallo Napoli
by Arscity
Un colore al mese
Sono sicura che molti di voi, anche i più esperti, pensano di conoscere tutti i i colori, di riconoscere ogni sfumatura e tonalità cromatica.
In realtà credo che conoscerli tutti sia praticamente impossibile: nell’ultimo periodo ho letto diversi libri che trattano la tematica dei colori sotto punti di vista differenti, e una delle poche cose che so con certezza è che esistono una varietà infinita di colori, di cromie leggermente diverse tra loro (a volte si differenziano davvero per pochissimo).
Spesso hanno una storia molto particolare e affascinante, colori scoperti per caso, che nel corso degli anni hanno avuto alterne fortune, cromie che si sono rivelate tossiche e tonalità di colori molto ricercate, tanto da essere pagate a peso d’oro.
Uno dei motivi che mi ha spinto a creare questa specie di rubrica mensile sui colori, è stata proprio la volontà di condividere con voi alcune curiosità scoperte durante le mie letture: dopo avervi parlato del colore maggese, spiegato come vengono decisi i colori dell’anno con tranquil dawn e raccontato del brevetto del blue klein, oggi ho deciso di parlarvi del colore Giallo Napoli.
Giallo Napoli: la sua storia
Il giallo Napoli è un colore che veniva molto utilizzato dagli artisti in passato, lo si trova menzionato in uno scritto datato 1693 dove si intuisce come il colore fosse ampiamente conosciuto e utilizzato negli ambienti dedicati alla pittura.
Come si può dedurre facilmente dal nome, si tratta di una particolare sfumatura di giallo, in particolare si tratta di un giallo paglierino dotato di qualche venatura si rosso.
Un giallo quindi non vibrante o acceso, ma una tonalità che possiamo indicare come simile al camoscio chiaro.
Noto anche come giallo egiziano, è un colore che è stato molto usato in passato, anche se si trattava un pigmento non molto stabile: è ottenuto mediante l’ossidazione di antimonio fuso in corrente d’aria, aggiungendo 12 parti di antimonio, 8 di minio, 4 di ossido di zinco.
L’antimoniato di piombo è uno dei primi pigmenti sintetici della storia,realizzato a mano dagli egizi, richiedeva un lavoro di precisione e di conoscenza della materia, in particolare della trasformazione chimica dei materiali.
Utilizzato già dagli antichi egizi e dai babilonesi per la decorazione delle preziose ceramiche e la realizzazione di affreschi, arriva a Napoli grazie ai mercanti, che nel I secolo a.C. intrattenevano rapporti commerciali con Alessandria d’Egitto.
I pittori cominciarono presto ad utilizzarlo, apprezzando in particolar modo le sue sfumature calde, un colore perfetto per realizzare paesaggi e rappresentare al meglio atmosfere e suscitare emozioni.
Nonostante la sua natura instabile, possiamo dire che è stato uno dei gialli più famosi e utilizzati, questo anche perchè non c’erano alternative altrettanto valide o più stabili da utilizzare per quanto riguarda la famiglia dei gialli. Utilizzando il giallo Napoli bisognava stare attenti a come veniva spalmato e non doveva entrare in contatto con utensili in ferro o acciaio (per evitare che il giallo virasse al verde), ma fino al XX secolo fu il giallo più utilizzato (conosciuto e apprezzato anche da pittori come Cézanne e Dalì)
“Dov’è il vostro giallo di Napoli? Il nero pece, la terra di Siena, il blu cobalto, la lacca bruciata? È impossibile dipingere senza questi colori!”. Paul Cézanne
Giallo Napoli: come utilizzarlo a casa
Possiamo definire il Giallo Napoli come un giallo caldo, non troppo brillante, questa tonalità particolare di colore lo rende adatto ad essere utilizzato nelle nostre case anche da chi non apprezza molto i colori accesi ma vuole dare un tocco di luminosità e carattere.
Abbinato con il bianco, il Giallo Napoli crea una composizione estremamente elegante ma allo stesso tempo fresca e luminosa, come sempre l’effetto finale dipende molto dallo stile degli arredi che scegliamo, ma possiamo dire che con questa combinazione di colori si possono ottenere sia ambienti più classici, che dal mood contemporaneo.
Trattandosi di un giallo non troppo brillante, può essere adatto per personalizzare le pareti, uno sfondo non troppo ingombrante, che si può ben armonizzare con gli altri colori presenti nell’ambiente.
Se pitturare un’intera parete vi sembra troppo, si può pensare di utilizzare il Giallo Napoli per creare dei motivi geometrici, per dare risalto a piccole porzioni di spazio, per evidenziare una porta, una finestra o creare una nicchia.
Singoli arredi o accessori scelti in questa colorazione possono creare composizioni interessanti, è possibile giocare con colori a contrasto per far risaltare ancora di più le varie cromie:
estremamente eleganti e interessanti i contrasti con il blu petrolio o con il verde foresta.
Cosa ne dite di questo Giallo Napoli, è un colore che vi piace?
Le moodboard dei colori del mese
Ritrovate qui le quattro moodboard legate alla storia dei colori.
[trovate tutte le immagini su pinterest]
Al prossimo mese!
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