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Il colore Viola

Il colore Viola
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Il colore del mese di Novembre

Ho iniziato questa rubrica mensile sui colori a Maggio, mese dopo mese, sono andata avanti a creare queste moodboard e a raccontarvi qualche notizia sui colori che di volta in volta sceglievo per rappresentare il mese.
Devo dire che si tratta di una tipologia di post che mi piace molto realizzare, sono affascinata dalla storia dei colori e dall’impatto che hanno su di noi (in una maniera che nemmeno immaginiamo) e mi piace raccontarlo.

Siamo arrivati al mese di Novembre e siamo anche arrivati al mio colore preferito in assoluto, da sempre:
il colore viola.

Non so bene dirvi come mai il viola sia il mio colore preferito, forse perché da piccola lo trovavo meno scontato del rosa: trovo il viola un colore molto elegante, raffinato, che può essere facilmente abbinato con tutto e utilizzato dappertutto, in qualsiasi contesto.
So che si tratta di un colore che divide i gusti delle persone, c’è chi lo ama e chi lo odia, io oggi non voglio convertirvi o convincervi a farlo diventare il vostro colore preferito, ma solo presentarvelo meglio e mostrarvi le sue potenzialità

” Credo che Dio si arrabbi se tu passi vicino al colore viola in un campo senza notarlo”
Shug Avery nel libro “Il colore viola”


La storia del colore viola

Il viola, dal punto di vista cromatico, è un colore che nasce dalla combinazione del colore rosso e del colore blu: possiamo quindi dire che è composto dal potere e dall’energia del rosso, mescolato all’integrità e alla sincerità del blu.

Un mix interessante ed equilibrato di tonalità di colori e di emozioni che rendono il viola un colore speciale, ricercato, associato soprattutto in passato, al potere e al mondo spirituale.

Un colore che viene associato alla riflessione, alla consapevolezza spirituale: è molto utilizzato da chi segue una vocazione spirituale, da chi medita e da chi è alla ricerca di una verità superiore; è ad esempio uno dei colori liturgici del Cristianesimo, legato ai riti della quaresima, ma anche del lutto.

Il viola è un colore secondario, che nasce quindi dall’unione di due colori primari, il rosso ed il blu.
Nella lista dei colori dello spettro di Newton non troviamo il viola, ma il violetto, la lunghezza d’onda più corta visibile all’occhio umano, l’ultima che riusciamo a vedere (e questo forse uno dei motivi che lo legano al mondo spirituale, in quanto il colore più vicino al regno superiore, il ponte tra noi umani e l’universo).

il colore viola

Come mai il viola è stato associato per molto tempo al potere e alla nobiltà?
Il suo carattere elitario deriva dalla rarità e dal costo che in passato era legato alla lavorazione necessaria per ottenere questo particolare tonalità cromatica.

Il primo riferimento a questo tipo colore che si trova nella storia, è con la porpora di Tiro: non si conosce esattamente la sfumatura precisa di questo colore, si dice che idealmente ricordava il sangue raggrumato, e doveva quindi essere un colore a metà strada tra il rosso e il viola.
Per realizzare la porpora di Tiro non solo occorrevano una grande quantità di due varietà differenti di molluschi (per ottenere trenta grammi di tinta occorrevano 250000 molluschi), ma anche il lavoro che permetteva al colore di aderire alle stoffe era un processo molto lungo e complesso.

Si capisce bene quindi perché questo colore venne presto associato ai ricchi, alla nobiltà e al potere:
perché erano le uniche persone che potevano permettersi vestiti di questo colore ( a metà del IV secolo a.C la porpora di Tiro aveva lo stesso valore dell’argento).

Divenne un colore sempre più esclusivo, tanto che Giulio Cesare stabilì per decreto che solo lui poteva utilizzarlo, chiunque avesse osato utilizzare quello che era diventato il viola imperiale, rischiava la pena di morte.
Il termine porpora poi ebbe un diverso destino, qui in Italia oggi è associato al rosso , infatti si dice abitualmente rosso porpora, nei paesi anglosassoni invece purple è rimasto come parola per indicare la gamma dei colori del viola.
Il termine del colore viola che noi oggi utilizziamo deriva non dai molluschi, ma dal fiore della viola.

Il colore viola cominciò ad essere un colore popolare, utilizzato dalla gente comune, a partire dll’800, quando il viola cominciò ad essere prodotto sinteticamente: la sua nomea di colore speciale ed elitario però non cessò mai.

Una curiosità: sapete perché qualcuno ritiene che il colore viola porti sfortuna?
Nel medioevo, durante la quaresima, erano vietati spettacoli pubblici e rappresentazioni teatrali: essendo il viola il colore legato al periodo della quaresima, a chi lavorava in questo settore, il viola ricordava la l’impossibilità di lavorare, era quindi un colore che odiavano e che venne bandito dai teatri.


Il colore viola nell’arredamento

Abbiamo detto che il viola è collegato alla nostra sfera spirituale, alla meditazione e alla concentrazione, questo può fornirci già alcune indicazioni sul suo utilizzo nell’arredamento.
È consigliabile il suo utilizzo per tinteggiare le pareti degli ambienti in cui si necessita di concentrazione e solitudine, stanze adibite come studio, o luoghi di lavoro, possono avere anche solo una parete decorata con questa tonalità di colore.

Il colore viola è una tonalità adatta anche a stanze come le camere da letto, perché aiutano a rilassarsi, ad addormentarsi con facilità e svegliarsi in maniera serena.

Se decidiamo di utilizzare il colore viola nel nostro arredamento, abbiamo diverse opzioni su come procedere:
per alcuni colorare un’intera stanza o anche solo una parete di questo colore può risultare troppo forte, allora è possibile scegliere una sola porzione di parete, oppure optare per una carta da parati con giochi di forme e fantasie.

Come sempre non bisogna pensare all’utilizzo di un solo colore, ma ad una composizione di tonalità cromatiche che devono essere in armonia tra di loro.

In una stanza non ci sarà mai un solo colore, e l’effetto finale sarà dato dalla relazione cromatica dei colori che avremo scelto.
Per farvi capere meglio, guardate le foto in questo articolo: confrontate l’effetto finale del bagno dove il viola è abbinato al bianco, con le immagini sottostanti del viola associato al blu.
I risultati sono molto diversi, si tratta di abbinamenti belli e originali, ma l’effetto finale cambia.

Anche se decidete di colorare di viola solo alcuni complementi d’arredo o accessori, tenente sempre conto del contesto e dell’effetto finale che volete ottenere:
i colori sono magici, hanno il potere di cambiare la stanza, la nostra percezione dell’ambiente e il nostro stato d’animo.
Provare per credere!


Le moodboard dei colori del mese

Ritrovate qui le moodboard legate alla storia dei colori.

[trovate tutte le immagini su pinterest]
Al prossimo mese!


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Comments

  1. […] detto spesso: il mio colore preferito è il viola. Ve ne ho parlato in maniera approfondita nel post che gli ho dedicato ( e che potete trovare qui) […]

  2. […] alla creatività, alla trasformazione interiore. Io ho una passione per il colore viola, nel post che ho dedicato in passato a questo colore, si possono trovare alcune informazioni e curiosità sulla nascita di questa tonalità cromatica, […]

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